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Netflix aumenta i prezzi in Italia

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    • Netflix aumenta i prezzi in Italia

      Gli aumenti a partire dal 2 ottobre


      Il piano Standard di Netflix, che permette la visione contemporanea in
      FHD su due schermi, passa da 11,99 euro a 12,99 euro al mese. Il piano
      Premium, che offre la visone in 4K su quattro dispositivi
      contemporaneamente, passa da 15,99 euro a 17,99 euro al mese. Resta
      invariato a 7,99 euro mensili il prezzo del piano Base, in definizione
      standard e con contenuti visibili su un solo dispositivo alla volta.
      Questi aumenti verranno applicati a tutti i nuovi abbonati dal 2
      ottobre, mentre gli abbonati esistenti inizieranno a ricevere una
      notifica dal 9 ottobre. Gli abbonati riceveranno una notifica tramite
      e-mail e riceveranno anche una notifica all'interno dell'app 30 giorni
      prima dell'aumento di prezzo. La tempistica si baserà sul ciclo di
      fatturazione del singolo abbonato e verrà implementata nel corso dei
      prossimi mesi.




      Il terzo aumento da quando Netflix è in Italia


      Se si esclude l’aumento di 1 euro del servizio Standard in concomitanza
      del lancio italiano di Netflix nel 2015, questa è la terza volta che la
      piattaforma di streaming ritocca i prezzi verso l’alto nel Bel Paese. La
      prima è stata nel 2017, sempre a ottobre, quando aumentò lo Standard da
      9,99 euro a 10,99 euro e il Premium da 11,99 euro a 13,99 euro. Poi è
      successo ancora nel giugno del 2019, quando il piano Standard salì a
      11,99 euro e al Premium toccò un nuovo aumento di due euro, passando a
      un addebito mensile di 15,99 euro.



      Gli aumenti del costo dei piani Netlix seguono quindi uno scherma
      biennale e sempre con lo stesso rapporto. Tuttavia, il ministro dello
      Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, aveva preannunciato a luglio,
      nel corso del Giffoni Film Festival, una proposta poi presentata come
      schema di decreto ad agosto per obbligare i fornitori di media
      audiovisivi a investire in opere audiovisive europee in misura pari a
      una quota percentuale dei propri introiti netti annui in Italia.


      Lo schema di decreto ha stabilito queste fasce: 17% fino al 31 dicembre
      2022, 20% dal 1° gennaio 2023, 22,5% dal 1° gennaio 2024, e 25% dal 1°
      gennaio 2025. Significa che anche Netflix alla data del 2025 dovrà
      investire in opere europee e italiane il 25% dei propri guadagni.
      Rammentiamo che dal 2022 i ricavi generati da Netflix sul territorio
      italiano saranno contabilizzati nel nostro Paese e non più in Olanda,
      perché nascerà Netflix Italia.


      L’aumento al 25% degli introiti da destinare alle opere europee è stato
      osteggiato da Eleonora Andreatta, vicepresidente per le serie italiane
      di Netflix, la quale ha riferito: "C’è la possibilità di un beneficio
      a breve termine per i produttori, ma abbiamo forti dubbi che si vada a
      beneficio della competitività. E questa cosa riguarda tutti, noi come i
      broadcaster tradizionali.




      FONTE: dday.it
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