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Tv on demand in crescita

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    • Tv on demand in crescita


      Lentamente, ma inesorabilmente l'offerta on demand conquista il pubblico italiano, che pian piano saluta il palinsesto delle tv generaliste o tematiche per scegliere con smartphone o telecomando cosa vedere e quando. L'offerta è in continua espansione e, nonostante la cronica arretratezza tecnologica del nostro paese, i dati evidenziano un trend positivo: nel 2016 la pay tv, segnata negli ultimi anni dalla crisi, ha fatto registrare una crescita, anche se leggera (intorno al 2%), prevalentemente grazie allo sviluppo della broadband TV.
      Secondo l'ultimo rapporto It Media Consulting, la tv via internet raggiungerà entro il 2018 una quota del 20% di tutto il mercato pay, erodendo quote di mercato ora appannaggio delle altre piattaforme. Il satellite rimarrà comunque in testa, ma in decisa contrazione (dal 55% di oggi al 50%), come pure la quota del digitale terrestre passerà dal 33% al 30%. Una tendenza confermata anche dalle previsioni delle quote degli operatori: Sky rimarrà nettamente il primo operatore, pur con una riduzione della propria market share dal 77% attuale al 74% nel 2018. A trarne beneficio stavolta però non sarà Mediaset, che passerà al 19%, perdendo un punto percentuale. Sono gli altri operatori a mostrare un trend di forte crescita: da meno del 3% del mercato nel 2016, in soli due anni raggiungeranno il 7%, gettando le basi per ulteriori incrementi nel breve e medio periodo. A dare una scossa al mercato è stato l'arrivo in Italia nell'ottobre 2015 di Netflix.
      In un anno la piattaforma, secondo le ultime stime, avrebbe raggiunto quota 300mila abbonati, di cui 170mila nel periodo di prova gratuito, rosicchiando una buona parte dei 700mila italiani che - secondo il rapporto di PwC Italia - guardano contenuti televisivi a pagamento via web. Anche l'ultimo rapporto sui media di Ericsson fotografa il cambio di abitudini in Italia: da un lato cala lo share di YouTube, dall'altro Netflix raggiunge il 17% di chi guarda contenuti televisivi online. Il 20% di chi usa uno smartphone per vedere video, inoltre, comincia a pagare i vari servizi. Il risultato di Netflix, pur non essendoci stato ancora il boom registrato altrove, non è trascurabile, soprattutto alla luce della forte concorrenza che ha trovato nel nostro Paese. Tutti gli operatori si sono attrezzati prima dell'arrivo del colosso americano: Sky ha da tempo lanciato il suo servizio online, ora diventato Now Tv, Mediaset è scesa in campo con Infinity e Telecom con TimVision.
      Da poco in campo c'è anche la Vodafone Tv, un aggregatore di servizi per i propri abbonati, a testimoniare la centralità che le Telco stanno assumendo nel settore. Più in ritardo la Rai, che ha però lanciato in questi giorni il suo servizio Raiplay. Nelle ultime settimane è sbarcato in Italia anche il grande rivale di Netflix Oltreoceano: Amazon Prime Video è ora disponibile in oltre 200 Paesi e consente di vedere contenuti, alcuni originali, anche in lingua inglese con sottotitoli che si inserisce in un'offerta già piuttosto ampia.
      Ecco il riepilogo principali operatori del mercato dei video on demand:
      NETFLIX - La piattaforma di streaming più famosa al mondo, arrivata in Italia a fine 2015, offre abbonamenti che variano in funzione della qualità di riproduzione e del numero di device utilizzati. In catalogo tante serie tv, diverse autoprodotte (i diritti di alcune delle più note erano però già state cedute alla concorrenza prima dello sbarco in Italia), film e anche show (tra gli ultimi acquisti lo spettacolo di Beppe Grillo).
      NOW TV - È il servizio che Sky ha lanciato nel 2014 per perfezionare la sua offerta mandando in soffitta Sky Online. In catalogo film, serie tv, documentari, ma anche l'intrattenimento con X Factor e Masterchef e le partite di calcio. Quattro i ticket, rinnovabili di mese in mese, che si possono acquistare: Intrattenimento, Serie Tv, Cinema e Calcio.
      INFINITY - È il servizio di video streaming di Mediaset, lanciato l'11 dicembre 2013. I contenuti, film, fiction e serie tv, possono essere scaricati e possono esser visti anche in lingua originale o con i sottotitoli.
      RAIPLAY - A partire da settembre 2016, RaiPlay ha sostituito e ampliato le funzioni di RaiTv, sia di streaming in diretta, portando a 14 il numero dei canali Rai visibili, sia di replay. Rinnovata anche la GuidaTv: in una sola schermata, l'utente può rivedere i programmi andati in onda negli ultimi sette giorni o consultare il palinsesto della settimana.
      TIMVISION - È la Tv via streaming di Telecom Italia che consente di guardare film, serie TV, cartoni animati e altro in abbonamento. Offre anche una videoteca pay per view, con contenuti disponibili anche in HD e 3D.
      AMAZON PRIME - Il servizio di Amazon è da poco disponibile in 200 Paesi, tra cui l'Italia. Consente di vedere contenuti in streaming o scaricare film e serie TV originali, disponibili in inglese e parzialmente anche con doppiaggio in italiano.
      CHILI - È una videoteca online con molte prime visioni, tra film e serie tv. È un servizio senza abbonamento: si paga solo quello che si decide di vedere, acquistandolo per sempre o noleggiandolo.
      VODAFONE TV - Da poco sbarcata sul mercato, è un aggregatore di servizi già noti: con una quota mensile si può vedere il pacchetto intrattenimento di Now TV, otto film di Chili, sei mesi di Netflix e altri contenuti.
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